domenica 3 aprile 2016

Roma repubblicana

5. Roma repubblicana.

Per qualche centinaio di anni Roma aveva avuto un re, era stata una monarchia. Ad un certo punto i Romani decisero che un uomo solo al comando era pericoloso. Cacciarono il re e di­ventarono una repubblica, perché volevano che chi comandava fosse eletto da tutti i citta­dini e restasse a capo solo per poco tempo.

Si difendevano dai nemici con due legioni di soldati-cittadini. Tutti i Romani erano divisi in 193 centurie. Quando un nemico attaccava la città, ogni centuria doveva mandare 100 sol­dati già armati, divisi in due armate, chiamate legioni. I nemici che accettavano la sconfitta diventavano alleati e alcuni addirittura cittadini, così il popolo romano diventava sempre più numeroso.

A capo di tutto c’erano due Consoli; erano forti come re, ma restavano in carica solo un anno. Comandavano le due legioni, una ciascuno. Erano scor­tati da 12 littori, che portavano sulla spalla il littorio, un fascio di bastoni per bastonare su­bito sul posto chi non rispettava la legge. In casi straordinari tutte le magistrature venivano sospese e so­stituite da un Dittatore, che restava in carica sei mesi. Un dittatore esemplare fu Cincinnato. Stava arando il suo campo quando vennero a dirgli che lo avevano fatto dittatore, perché i nemici avevano circondato le legioni romane e Roma era in pericolo. In 16 giorni Cincinnato liberò le legioni, sconfisse il nemico, celebrò il trionfo e tornò ad arare il suo campo.

Grande importanza nella storia di Roma ebbe l’assemblea del Senato. Decideva la pace e la guerra e sceglieva le leggi da sottoporre al voto del popolo nei Comizi Centuriati. Le leggi sono le regole per vivere insieme, uguali per tutti e immutabili, sottratte al capriccio del momento. Sono le leggi e il rispetto delle leggi che fanno i cittadini, allora come oggi.

I Romani erano divisi in due classi, i Patrizi e i Plebei. Per farsi difendere i Plebei si eleggevano i Tribuni della Plebe. I Tribuni più famosi furono i fratelli Tiberio e Caio Gracco, che ten­tarono di dividere fra tutti la terra dei più ricchi, perché nessuno restasse povero.

Questa organizzazione democratica fu la forza di Roma.

battute 1967
FINESTRELLE
1.     Elettori erano tutti i cittadini maschi. Roma aveva tre differenti sistemi elettorali. I comitia curiata tenevano conto della residenza, i comitia tributa della famiglia, i comitia centuriata del reddito e dell’età.
2.     Roma era una repubblica oligarchica, perché in realtà il potere ce l’avevano i più ricchi attraverso i comizi centuriati. Erano 193, 90 dei patrizi, 90 dei plebei 13 dei ricchi cavalieri. E vinceva chi otteneva la maggioranza delle centurie, non la maggioranza dei votanti. E i plebei, che erano molto più numerosi, non vincevano mai.
3.     L’appartenenza alla centuria dipendeva dalla ricchezza posseduta da ciascuno. Nella prima classe c’era chi guadagnava più di 100.000 assi; si dividevano in 80 centurie. Via via fino alla quinta classe, quella di chi guadagnava da 25.000 a 11.000 assi; si dividevano in 30 classi. La classe più numerosa era quella dei senza reddito, ma formava un’unica centuria.
4.     Le magistrature, erano annuali e collegiali, nel senso che erano almeno in due per ogni magistratura e restavano in carica solo un anno. Oltre ai 2 consoli c’erano da 2 a 8 pretori, 2 censori, 2 edili, da 2 a 20 questori, da 2 a 10 tribuni della plebe, 1 Pontefice Massimo.
5.     Il Senato aveva 900 membri ed era composto da ex-senatori ed  ex-pretori; i censori potevano decidere la cooptazione o l’esclusione di qualcuno.
6.     Famoso l’apologo di Menenio Agrippa. Durante una rivolta dei Plebei, che si erano ritirati sul monte Aventino perché volevano l’uguaglianza con i Patrizi, Menenio Agrippa spiegò che se lo stomaco si ribellava, tutto il corpo era danneggiato, perché ogni sua parte era importante e doveva cooperare per il benessere dell’intero corpo, così come le due classi per il benessere di tutta la Repubblica.

7.     Quando Roma conquistò terre molto lontane, il capo dell’esercito dovette restare in carica per più di un anno, fino a guerra finita. Cominciò a essere chiamato imperator. Col tempo acquistò tanta importanza, da diventare il vero capo di Roma, più dei consoli e più di tutte le altre magistrature. Era nato l’Impero Romano.

Nessun commento:

Posta un commento